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In occasione della Giornata Internazionale di Commemorazione in memoria delle vittime della Shoah, istituita per il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, l’IIS Bassano Romano organizza un ciclo di conferenze “Ora calmiamo il mondo”, che trae il titolo da una recente dichiarazione alla stampa di Edith Bruck, testimone della Shoah. Mossi da questo stimolo, si vuole anche rivolgere il pensiero a tutti coloro che hanno sofferto e soffrono a causa di discriminazioni, intolleranza, molestie o violenza contro persone o comunità.
Riassumiamo le iniziative in programma descritte in dettaglio nella comunicazione pubblicata qui di seguito:
Martedì 23 gennaio p.v. dalle ore 11:00 alle ore 13:45 o comunque fino al termine dell’incontro:
Convegno con Edith Bruck, scrittrice, poetessa e intellettuale, deportata ad Auschwitz-Birkenau all’età di dodici anni.
Mercoledì 24 gennaio p.v. dalle ore 09:05 alle ore 11:00 o comunque fino al termine dell’incontro
Conferenza con la prof.ssa Vittoria Barbarulo, dottore di ricerca in Scienze Chimiche all’Università La Sapienza di Roma; in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino ha partecipato alla realizzazione della nuova edizione commentata per i licei de “Il sistema periodico”- Mondadori Education - Einaudi Scuola.
Venerdì 26 gennaio p.v. dalle ore 12:10 alle ore 13:45 o comunque fino al termine dell’incontro:
Plessi di San Vincenzo: incontro con la prof.ssa Elisa Guida esperta di Storia e didattica della Shoah e autrice del libro “La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah”.
Lunedì 29 gennaio p.v. dalle ore 12:10 alle ore 13:45 o comunque fino al termine dell’incontro:
Plesso di via Vespucci: incontro con la prof.ssa Elisa Guida esperta di Storia e didattica della Shoah e autrice del libro “La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah”.
[...] Tutti docenti sono invitati a organizzare momenti di riflessione in classe sul valore della Memoria perché “l’unica strada per costruire un mondo migliore, in cui non ci sia più spazio per la violenza e la sopraffazione, è lavorare con i nostri studenti, che sono il nostro presente e, soprattutto il nostro futuro”.